Ensemble Seta
Chi siamo

Chi siamo

L’Ensemble Seta nasce nel 2018 dalla reciproca stima professionale e umana di tre musicisti d’eccezione: Philippe Giorgi, primo oboe dell’Orchestra dell’ Per ali Parigi, Fany Maselli, primo fagotto dell’Orchestre de Chambre de Paris, e Kyoko Nojima, pianista particolarmente apprezzata da artisti come Matthias Goerne, Ingo Metzmacher, Daniel Harding, Peter Eötvös e Zubin Mehta.

Versatilità, eleganza, freschezza e virtuosismo caratterizzano l’Ensemble Seta, che si distingue per una profonda intesa artistica e una qualità del suono ricca di colori e lucentezza… come la seta. Il nome del gruppo è inoltre ispirato all’ouverture della Scala di seta di Rossini, nella quale oboe e fiati sono protagonisti con stupendi passaggi virtuosistici il cui carattere, ora disteso e cantabile ora spumeggiante e gioioso, rispecchia quello dell’Ensemble. Il nome di Rossini simboleggia peraltro diversi tratti biografici che accomunano i tre musicisti: l’Italia, la Francia e l’opera.

Gli ambiti di interesse dell’Ensemble Seta sono molteplici. Le composizioni originali di autori del passato come Carl Philipp Emanuel Bach, Franz Joseph Haydn, Wilhelm Friedemann Bach, fino a Francis Poulenc, il cui celebre Trio è uno dei capisaldi del repertorio per oboe, fagotto e pianoforte; la riscoperta di brani ingiustamente dimenticati, come i pezzi di bravura composti su temi d’opera di Rossini e Donizetti da Henri Brod, Eugène Jancourt, Gustave Vogt (oboisti e fagottisti in forza all’Opera di Parigi intorno agli anni 1830-1870); la valorizzazione di donne compositrici come Marie de Grandval, Pauline Viardot e Cécile Chaminade, le cui opere, rimaste a lungo inedite e ignote, non hanno nulla da invidiare a quelle dei loro contemporanei Chopin, Saint-Saëns e Debussy. 

Infine, convinti dell’importanza di affrontare linguaggi musicali diversi e curiosi di scoprire nuovi orizzonti, i musicisti dell’Ensemble Seta amano collaborare con i compositori d’oggi, e fin dalla costituzione del gruppo hanno commissionato nuove opere. Hanno già scritto per loro i francesi Nicolas Bacri, Karol Beffa e Thierry Escaich.